tra cultura e tradizione
GAETA: CITTÀ DI BELLEZZE E LEGGENDE

Quando si pensa alla città di Gaeta in genere viene in mente il magnifico scorcio del Golfo di Gaeta con il borgo che si affaccia sul mare; i pescherecci che transitano sulle azzurre acque, i pini accarezzati dalla dolce brezza marina e le basse abitazioni della costa che guardano verso il mare. Questo scenario da cartolina di certo non manca alla città e la passeggiata sul lungomare regala davvero questi magnifici scorci mediterranei. La visita di Gaeta non può che partire dalla parte antica della città.

La gastronomia di Gaeta è tipicamente mediterranea, dove le protagoniste sono le olive nere prodotte nella zona e il pescato del golfo. Un piatto tipico che si trova quasi ovunque, trattorie e pizzerie comprese, è la Tiella, una focaccia ripiena di olive, pomodoro fresco, ortaggi oppure con la variante di mare la si può trovare farcita di polipi e alici. Nei dintorni di Gaeta c’è molto da vedere: un’escursione consigliata è presso il Monte Orlando dove comincia anche il parco regionale riviera di Ulisse.

la Montagna Spaccata
SANTUARIO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ

Il Santuario della Santissima Trinità, anche detto della Montagna Spaccata, è situato sulla fiancata occidentale del Monte Orlando, prospiciente Serapo.
Su di esso, nel XVI secolo, venne realizzata una cappella, raggiungibile tramite una scalinata che porta nelle viscere della montagna; lungo di essa, che percorre la stretta spaccatura di roccia, è possibile notare sulla parete di destra un distico latino con a fianco la cosiddetta mano del Turco, la forma di una mano (le cinque dita nella roccia) che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un “miscredente” marinaio turco, che non credeva, cioè, alla storia che gli era stata raccontata sulla causa della spaccatura nella roccia, si era appoggiato alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione formando l’impronta della mano.

un assaggio di neogotico
TEMPIO DI SAN FRANCESCO

Il tempio di San Francesco è un luogo di culto cattolico di Gaeta, situato nel centro storico della città, all’interno del territorio della parrocchia che insiste sulla cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta.
La chiesa venne costruita a partire dal 1283, grazie alle donazioni di Carlo II d’Angiò, come luogo di culto annesso ad un convento fondato dallo stesso Francesco di Assisi nel 1222; nella seconda metà degli anni 1850 venne radicalmente restaurata in stile neogotico su progetto di Giacomo Guarinelli, grazie all’interessamento di papa Pio IX e i finanziamenti di Ferdinando II delle Due Sicilie.

la suggestiva
SERAPO

La spiaggia di Serapo è la spiaggia principale del comune di Gaeta, distante dal centro della città circa un chilometro.
La spiaggia di sabbia finissima, detta anche semplicemente Serapo, è meta anche di turisti italiani e stranieri, che per tutto il periodo estivo affollano gli stabilimenti balneari. È lunga circa 1,5 km ed è stata data, quasi del tutto, in concessione dal Comune di Gaeta. Un tempo questa spiaggia era una duna, ma tonnellate di sabbia furono utilizzate per fabbricare bottiglie, dalla vetreria, aperta nel 1911 tra il Corso e Serapo e la spiaggia si ridusse notevolmente in larghezza.

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